L’ Antaresia Childreni ha un indole generalmente mansueta, resta di piccole dimensioni e difficilmente supera il metro di lunghezza; queste caratteristiche fanno si che sia un valido esemplare per tutti coloro che, avendo poco spazio, non possono ospitare ed allevare grossi boidi.L’unica pecca và ricercata nei colori, che non sono dei più attraenti e affascinanti.
BREVE DESCRIZIONE:
La taglia, come gia citato difficilmente supera il metro di lunghezza, e si aggira intorno a 80 – 90 cm degli adulti.La livrea è di sfondo chiaro, con macchie scure che vanno ad uniformarsi in età adulta.
L’ALIMENTAZIONE:
L’alimentazione va sempre proporzionata alla grandezza dell’esemplare. Un ottimo alimento facile da reperire è costituito da piccoli roditori: topi, criceti, giovani ratti baby o primo pelo e da piccoli pulcini, più difficili da digerire per via delle piume ma ottimi per variare la dieta. L’alimentazione non dovrebbe costituire particolari problemi, ed è preferibile somministrare prede decongelate o prekilled, se queste non dovessero venire accettate si proverà con prede vive, le quali difficilmente saranno rifiutate, a patto che si farà attenzione a rispettare le principali regole su l’alimentazione:
- Le prede dovranno essere della grandezza giusta per l’esemplare da nutrire.
- Se possibile evitare di maneggiare il boide 1 – 2 giorni prima del pasto, (e due tre giorni dopo, per evitare fenomeni di rigurgito).
- Somministrare le prede in tarda serata, con luci soffuse ed evitando frastuoni o rumori, che distrarrebbero il serpente intento nel predare.
- Le prede de congelate, andranno portate a temperatura ambiente e in seguito leggermente scaldate con un fon o con acqua calda, dopo di che si faranno muovere all’interno del ternario con delle lunghe pinze per far credere all’animale che sia una preda viva.
Per quanto riguarda la somministrazione dei pasti.Negli esemplari giovani, una preda proporzionata ogni 4 giorni, negli esemplari sub adulti una preda ogni 9 – 10 giorni e in esemplari adulti ogni 15 giorni.
IL TERRARIO:
Il ternario per un esemplare adulto non dovra' avere misure inferiori ad 80 x 40 x 40 cm, misure superiori sono sempre ben accette. Non è essenziale la presenza di una lampada a raggi uvb – uva, può bastare inserire un comune neon, atto a permetterci di osservare il pitone in piena luce, almeno che non ci sia una finestra che irradi luce solare nella stanza; in tal caso fare sempre attenzione che sia presente una zona d’ombra all’interno del ternario e che le temperature non si alzino eccessivamente.
Come sub strato, sono molte le possibilità, ognuna con pregi e difetti, in ogni caso e' bene che venga sostituito regolarmente e che all’interno non restino mai per più di 12 ore feci, mute vecchie e materiale putrescente.
Indispensabile è la presenza di un contenitore con acqua, non troppo leggero e quindi difficile da rovesciare e sufficientemente capiente da permettere all’animale un immersione completa.
L’allestimento dovrà essere integrato con un ramo o più per permettere l’arrampicamento del boide e così il suo regolare esercizio. Per quanto riguarda i tassi e i livelli all’interno del ternario dovranno aggirarsi su:Temperatura: diurna 28 – 30 gradi , con abbassamenti notturni di 5 gradi Umidità: Valori relativamente bassi 50 – 60% con picchi un po’ più alti durante il periodo di muta.
LA RIPRODUZIONE:
E' una specie ovipara, cioè la femmina depone le uova,in media 7-13 uova che si schiudono dopo 50giorni all’incirca di incubazione. La riproduzione non è difficile e basterà seguire le regole per la maggior parte dei boidi, dividere i due sessi con relativo abbassamento delle temperature, per poi tornare ai livelli ottimali e riunire i due sessi. Evitare ti tenere 2 maschi nello stresso terrario, perché si avranno lotte fra i due esemplari.
Una volta schiuse le uova non sarà facile far iniziare a nutrire i piccoli e potrebbe essere d’obbligo ricorrere all’alimentezione forzata, o con piccoli di roditori, facendo attenzione a dividere i piccoli al momento del pasto.