Stenodactylus sthenodactylus


Breve scheda d'allevamento su questo simpatico geco deserticolo...

 

Stenodactylus sthenodactylus

Nome comune :

I più comuni sono in inglese: Sand-eye, Whip-tail, Elegant Gecko, Israeli Sand Gecko.

Nome scientifico:

Stenodactylus sthenodactylus (Lichtenstein, 1823).

Il nome è uno dei più famosi errori d’ortografia… la ”h” in “sthenodactylus” è dovuta ad un errore tipografico nella descrizione originale di Lichtenstein!

Distribuzione:

Nord Africa, Israele, Jordania

Descrizione:

Sono gechetti di piccole dimensioni, si aggirano intorno ai 9 – 10 cm massimo i maschi sono molto più piccoli delle femmine ed oltre alla grandezza differente, a pari età, si riconoscono anche per le sacche degli emipeni molto evidenti.

La colorazione di questi simpatici gechetti è molto varia, si va dal marrone scuro fino al grigio chiarissimo, ma il marrone chiaro ( color sabbia) è il più comune

La schiena e coperta di cerchi e macchie tondeggianti di colore arancione, bianco e marroni in diverse tonalità.

La parte finale della coda (non rigenerata) è ad anelli bianchi e neri, e il geco, facendola vibrare a terra o movendola in aria comunica con i suoi simili.

La parte ventrale è bianca, le dita non sono provviste di lamelle subdigitali, pertanto non sono in grado di arrampicarsi su pareti lisce come ad esempio il vetro, sono però abilissimi scavatori!

Gli occhi sono grandi, con pupilla verticale, con colore di fondo beige venato di nero e bianco, non sono dotati di palpebre mobili, pertanto la muta, nel caso degli occhi, avviene come nei serpenti, cambiando la lente protettiva sull’occhio.

La conformazione del muso consente di allevarli sulla sabbia ( meglio finissima e senza calcio) senza problemi, poiché con tale forma riescono ad evitare ingestioni di grosse quantità di substrato durante la predazione.

Sono gechi crepuscolari – notturni, tranquilli e un pochino timidi, ma se si sentono in pericolo urlano per spaventare il predatore, ma poi fuggono a tutta velocità!

Comportamento in natura:

Questi gechi occupano una grande varietà di habitat.

In genere vivono nelle regioni aride e semiaride, ma occupano anche i deserti rocciosi e spiagge sabbiose.

E’ una specie principalmente notturna che passa il giorno sotto pietre, seppellito o in tane appositamente scavate.

Nonostante questo in natura può essere attivo anche durante il giorno, e in terrario lo si vede di frequente anche di giorno, tardo pomeriggio e mattina soprattutto.

Allevamento:

Sono gechi deserticoli per cui in estate vanno tenuti attorno ai 32°-35°C ma con una tana molto umida, onde evitare la disidratazione degli esemplari.

Di notte la temperatura è bene che scenda di almeno 3°- 4°C ed è importante dare una nebulizzata per imitare l'aumento dell'umidità notturna. Io allevo i miei tre esemplari (1.2) in fauna box di 40x30 circa di base, l'altezza non è importante in quanto questi gechi non si arrampicano perché sono terricoli.

Come riscaldamento, quando inizia a fare freddo, uso uno spot da 40 W posizionato a circa 20 cm dal substrato, altrimenti cuociono, in un lato del terrario per creare una zona calda distinta dalla fredda.

In estate invece uso un tappetino riscaldante termostatato, posizionato sotto metà fauna box e un neon per ricreare il fotoperiodo.

In inverno un paio di mesi di bruma stimolano l'accoppiamento

Arredamento del terrario:

il substrato sarà costituito da sabbia sottile e priva di calcio, altrimenti ne mangerebbero a quantità industriali di loro iniziativa con alto rischio di blocco intestinale e anche di morte.

In un lato lo strato di sabbia sarà maggiore ( 6-7 cm) per dare la possibilità di scavare ed è in questo lato che andranno messe molte tane come pezzi di noci di cocco, sughero, mezzi vasi di terracotta, legni ecc. ecc. tutti rigorosamente semi seppelliti e con una piccolissima entrata “invitante”, si sceglieranno da soli la tana adatta e più o meno tenderanno ad usare sempre la stessa o una nelle immediate vicinanze, anche se, a volte i miei dormono tutti insieme…

Le tane andranno messe sia nella zona calda che in quella fredda, in modo che possano termoregolarsi a loro piacimento.

Io ho inserito anche qualche pianta grassa senza spine ma ai gechi sono indifferenti…

Lascio sempre a disposizione un tappo con calcio e D3 e uno con acqua da cambiare tutti i giorni.

    

 

Alimentazione:

Come cibo accettano tarme della farina, grilli, camole del miele, ragnetti ecc. tutto delle giuste dimensioni (distanza tra gli occhi = lunghezza della preda).

I neonati e i giovani accettano anche drosophile attere oltre che microtarme della farina, del miele e microgrilli.

Il cibo va spolverato un giorno si e uno no con Ca+D3 (tipo RepCal) per fornire il giusto apporto di calcio… da evitare integratori multivitaminici che possono nuocere alla salute dei gechetti se dati spesso.

Salute:

Purtroppo questi gechi sono quasi sempre di cattura (WC) meglio evitare di comprarli perché saranno sicuramente parassitari e malati, ed essendo molto piccoli sarà difficile curarli se non impossibile.

I miei sono nati in cattività (CB) e sono in perfetto stato di salute!

Come per tutti i rettili è buona norma, dopo l’acquisto, fare esaminare le feci da un veterinario per verificare la presenza di parassiti interni.

Pur essendo gechi di piccole dimensioni sono molto robusti, e facili d’allevare, consigliabili anche ai neofiti.

in foto, geco con un' aspetto sano: occhio vispo, coda integra e in ottima forma fisica

Riproduzione:

Il maschio è riconoscibile per la presenza degli emipeni e per il fatto di essere più piccolo, a pari età, della femmina.

                   

Tre o quattro settimane di bruma in dicembre stimoleranno l’accoppiamento in gennaio/febbraio e proseguiranno a intervalli fino in tarda estate.

La bruma è un periodo dell'anno in cui si fanno scendere le temperature di alcuni gradi, all'interno dei terrari, simulando così l'inverno che porta i gechi ad una sorta di letargo.

Si diminuirà anche il fotoperiodo ( 9 ore di luce rispetto alle solite 12 ore) e i gechi si alimenteranno molto poco.

Con l’aumento graduale delle temperature aumenterà anche l’appetito e inizieranno anche i corteggiamenti. Mi raccomando, nutrite molto bene le femmine in questo periodo e durante tutto il periodo degli accoppiamenti con integrazioni di calcio e D3 sempre presenti; consumano moltissimo calcio per produrre le uova!

L’accoppiamento può apparire un po’ violento, infatti il maschio afferrerà la femmina dietro la testa (morderà la pelle), oppure il collo o anche una zampa anteriore, per immobilizzarla.

Le femmine emettono un verso tipico se non sono pronte all’accoppiamento e poi fuggono dalle attenzioni del maschio.

Mentre il maschio emette un richiamo ripetuto molto simile ad un “cip-cip” per attrarre la compagna; si pensa possa essere anche un richiamo per segnalare il territorio…

Le uova vengono seppellite nella sabbia, spesso vicino ad una pietra o ad un riparo nella zona calda del terrario. Sono molto piccole e fragili. Possono essere facilmente rotte durante altri scavi da parte dei gechi o durante le operazioni di recupero se non si sta attenti, per questo si consiglia di prelevarle con un po’ di substrato, usando un cucchiaio da minestra.

                      

Le uova possono essere lasciate in terrario ma ben protette con una scatolina di plastica (quelli in cui vendono le camole del miele nei negozi di caccia e pesca vanno benissimo), opportunamente forato per far passare aria ma non gechi o grilli e insetti vari, oppure incubate a parte su substrato di sabbia asciutta ad una temperatura di 28-30°. Si schiuderanno dopo circa un mese!

Dato che sono riuscita a riprodurre questi simpatici gechetti aggiorno:

I Baby:

Dopo circa un mese d'incubazione nasceranno dei microscopici gechini, che misureranno in tutto circa 3 cm. Questo è nato da pochi minuti, si può vedere l'inizio della prima muta sul musino e sulla schiena.

        

Io li allevo tutti separatamente per evitare competizioni alimentari e per monitorarli meglio, soprattutto ora che sono piccoli.

Uso piccoli fauna box o scatole trasparenti di 20x15 cm opportunamente forate su tutti i lati, e riscaldo con uno spot da 40 W tenuto a distanza per avere temperature ottimali. All'interno metto due tane, una in sughero grezzo e una costituita da un pezzetto di vaso di coccio (sarà la tana umida), un tappino per l'acqua (di solito non bevono ma meglio non farlo mancare) e spolvero Ca+D3 sulla corteccia di sughero perchè ho notato che così lo sfruttano di più del classico tappino con calcio. Come substrato uso anche per loro sabbia, e fino ad ora, ovviamente, nessun problema.

         

I baby non mangeranno subito appena nati, non allarmatevi, è normale! di solito passano uno o due giorni.

Solitamente il secondo giorno lascio cadere una micro tarma (che è più lenta di un grillo)davanti al musetto del geco e vedo se ha appetito oppure no, nel caso non lo mangiasse aspetto il terzo giorno, non c'è problema ogni geco ha i suoi tempi, ma fino adesso hanno sempre mangiato tutti con gusto già dal secondo giorno.

Il cibo per i baby è lo stesso degli adulti, solo in scala molto ridotta! come dicevo prima, gradiscono molto micro tarme della farina che, soprattutto da appena nati, per loro sono più facili da predare, poi microgrilli, micro bachi da seta.... e dicono drosophile ma i miei baby le hanno sempre evitate accuratamente e ignorate, comunque tentar non nuoce e più si varia la dieta meglio è.

Sono voraci fin da piccoli e crescono alla svelta!

    

I sessi si iniziano a distinguere verso il 2°-3° mese di vita; anche perchè i giovani maschi iniziano a fare i primi versetti caratteristici "Cip-cip".

In foto un maschietto di due mesi e mezzo

   

Ora la scheda può dirsi conclusa!

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